02 mar 2017

A seguito di una puntata di Mi manda RAI 3 nella quale si esponevano valutazioni critiche

nei confronti dell’olio Coop, allego le precisazioni di Coop Italia

 

Ieri sera nella trasmissione Mi Manda RAI 3 è andato in onda un servizio sulla verifica dell’origine dichiarata in etichetta di 19 olii extravergini campionati sul mercato.

Tra quelle risultate corrispondenti al dichiarato vi sono due referenze a marchio Coop: l’olio di Mazara risultato 100% italiano e l’olio extravergine Fior Fiore italiano non filtrato (quest’ultimo da quel tipo di analisi è risultato italiano con presenza di piante di olivo di varietà europee coltivate anche in Italia).

In Coop controlliamo tutte le fasi della filiera e realizziamo analisi su tutto l’olio extravergine a marchio per garantirne la qualità e l’origine, attraverso un insieme di metodi tra cui Heracles il “supernaso elettronico”. Solo nel 2016 abbiamo verificato più di 450 olii. Siamo dunque certi della qualità e corrispondenza delle nostre analisi e quindi dei contenuti del nostro olio Coop.

Peraltro il metodo utilizzato dal CNR di Perugia basato sul DNA, che è stato utilizzato nella trasmissione di cui sopra, non è ufficiale e, ancora a oggi, sperimentale per gli olii.

 Il sistema di garanzie Coop è certificato dal 2001 da due enti terzi indipendenti, BV e CSQA. Maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito (http://www.e-coop.it/web/guest/olio-extra-vergine-di-oliva-coop).

22 aprile 2016

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UNA FRAGOLA BUONA E GIUSTA
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I DANNATI DELLA TERRA NELL'INDIA DI LATINA
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18 marzo 2016

"Via la mafia dalla tavola" piano controlli della Coop

 

L'INIZIATIVA / PER GARANTIRE FRUTTA E VERDURA PULITA

 

ROMA.

 

Dal campo alla tavola senza essere macchiati da agromafie, lavoro nero e sfruttamento. L'obiettivo di portare nei piatti degli italiani arance, pomodori, patate, lattuga o zucchine prodotte da filiere pulite, cioè rispettose delle leggi, viene rilanciato da Coop con la campagna "Buoni e Giusti", presentata con il ministero delle Politiche agricole.

 

Di che si tratta? Con la forza dei suoi 8 milioni di soci e 1100 punti vendita, la cooperativa di consumatori chiede a tutti i propri fornitori di sottoscrivere un codice di comportamento virtuoso, basato sullo standard etico internazionale SA8000. Questo standard, in realtà già applicato da Coop per gli 80 fornitori di prodotti a marchio, che coinvolgono 7.200 aziende agricole, prevede che frutti e ortaggi siano coltivati rispettando i diritti dei lavoratori e venduti a un prezzo equo, perché spesso le tariffe stracciate nascondono qualche forma di illegalità nei vari passaggi produttivi. La novità è che adesso Coop invita ad aderire tutti gli 832 fornitori di ortofrutta, per oltre 70mila aziende. Chi si sottrae viene escluso dal circuito di vendita.

 

Qui entra in gioco il ruolo fondamentale della vigilanza in un settore dove, dicono le ultime stime, ci sono 400mila lavoratori sfruttati, di cui otto su dieci stranieri. In questo contesto Coop ha pianificato con l'ente internazionale Bureau Veritas una serie di controlli nelle tredici filiere più esposte al rischio di illegalità. Il giro di ispezioni ha già toccato arance Navel e clementine, presto passerà a fragole e pomodoro ciliegino. Poi, seguendo la stagionalità, toccherà a meloni, angurie, uva, patate novelle, zucchine, finocchi, cavoli.

 

L'altro binario della campagna riguarda la rete del lavoro agricolo di qualità, sulla scia del progetto lanciato l'anno scorso dal ministero. Le 7200 aziende agricole dei prodotti a marchio Coop dovranno iscriversi per ricevere il bollino di azienda virtuosa, cioè in regola con leggi e contratti. «Il rischio è che l'impresa cattiva scacci quella buona e che la ricerca del prezzo più basso possibile faccia a pugni con i diritti delle persone», spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia. Per questo la speranza è che altri seguano il loro esempio. Prime tra tutti le istituzioni. «Il tema dei controlli pubblici è un passaggio imprescindibile – sottolinea Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop –perché tutta intera la grande distribuzione è responsabile di circa la metà delle vendite di ortofrutta in Italia. L'altro 50 per cento sfugge al suo filtro».

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Ispezioni straordinarie nelle tredici filiere maggiormente esposte al rischio di illegalità

 

Cristiana Salvagni

 


giovedì 5 novembre 2015

Oggetto: nuova formulazione della crema spalmabile solidal Coop senza olio di palma


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa segnalazione.

Come anticipato prima dell’estate, è oggi in vendita la nuova crema spalmabile solidal Coop.

La modifica di ricettazione è consistita nella sostituzione della frazione grassa: al posto dell’olio di palma sono stati impiegati l’olio di girasole e il burro di cacao.

Come abbiamo più volte commentato, l’olio di palma è criticato per il rischio deforestazione nella sua coltivazione e per l’alto contenuto di grassi saturi, la cui assunzione nella dieta deve essere contenuta.

Sul primo punto per i prodotti a nostro marchio da anni sono richieste garanzie di certificazioni che attestino pratiche di coltivazione sostenibili, sul fronte nutrizionale  privilegiamo l’utilizzo di grassi più nobili e nutrizionalmente equilibrati come l’olio extravergine di oliva o gli oli monosemi (come ad esempio in alcune linee di prodotti quali ad esempio  quelli destinati ai piccolissimi:  la linea “crescendo” , quelli per i bambini: linea “club 4-10”, quelli da agricoltura biologica : la nostra linea  “vivi verde”).

L’obiettivo principale di questo cambio è stato dunque quello di realizzare un alimento con più basso contenuto di grassi saturi che infatti sono stati quasi dimezzati, passando dal 13,2% al 7,0%.

Il valore così ottenuto nel prodotto finito si posiziona ben al di sotto del contenuto di grassi saturi in analoghe referenze presenti  sul mercato.

In questo modo aiutiamo i nostri consumatori a rispettare il tenore massimo consigliato di assunzione nella dieta giornaliera di questa tipologia di grassi.

Cordiali saluti

Maurizio Zucchi

Direttore qualità Coop Italia


UNA DOVUTA PRECISAZIONE !

Risposta a Famiglia Cristiana sullo sfruttamento del lavoro in agricoltura

vi inoltro la risposta data da Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, e di Stefano Bassi, presidente di ANCC-Coop,  al settimanale Famiglia Cristiana che in un recente articolo sullo sfruttamento del lavoro in agricoltura ha titolato “Il giogo del bracciante inizia al supermercato”; nel testo dell’articolo era citata anche Coop insieme ad altre catene distributive.

Sottolineiamo il fatto che  i recenti casi di cronaca non riguardano Coop e anzi Coop è tra quelli che più han fatto per combattere il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura, anche ottenendo riconoscimenti esterni importanti, è sembrato utile  rispondere. Il settimanale ospiterà una nostra risposta, seppur in versione ridotta.

 

Un cordiale saluto

 

Alfredo De Bellis




ARTICOLO DAL NUMERO di giugno-luglio 2015

OLIO D'OLIVA 100% ITALIANO




Caro Socio, cara Socia,
Ti ricordi il progetto Coop per i Giovani di cui ti abbiamo raccontato tempo fa?
La generosità di tutti i Soci è elemento essenziale per la riuscita del Progetto.
Ti ricordiamo che puoi sostenere l'iniziativa contribuendo con i punti socio la prossima volta che farai la spesa nel tuo negozio Coop.
Potrai donarne 1.000, 500 o 200, tutte le volte che vorrai, in cambio avrai la consapevolezza di aver aiutato la realizzazione di un tirocinio formativo retribuito che si terrà in una delle principali cooperative della nostra regione. Per maggiori informazioni e per seguire il progetto visita il sito www.coopperigiovani.it o rivolgiti direttamente al punto di Ascolto o alla Cassa Centrale dei nostri negozi.

Grazie

A presto

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Ti ricordiamo che puoi sostenere l'iniziativa contribuendo con i punti socio la prossima volta che farai la spesa nel tuo negozio Coop.
Potrai donarne 1.000, 500 o 200, tutte le volte che vorrai, in cambio avrai la consapevolezza di aver aiutato la realizzazione di un tirocinio formativo retribuito che si terrà in una delle principali cooperative della nostra regione. Per maggiori informazioni e per seguire il progetto visita il sito www.coopperigiovani.it o rivolgiti direttamente al punto di Ascolto o alla Cassa Centrale dei nostri negozi.

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A presto